Ci sono luoghi della Sicilia intrisi di magia e mistero dove tutto sembra leggenda ma, se si scruta bene, c’è sempre un fondo di realtà.
Uno di questi leggendari luoghi è il Castello di Donnafugata, carico di storie che appaiono racconti, ma che tanto farlocche spesso non sono …
Il Castello di Donnafugata è sito a pochi chilometri da Ragusa. Edificato su una vecchia torre duecentesca dall’eccentrico Barone Corrado Arezzo, divenne in poco tempo uno dei centri mondani più esclusivi dell’epoca.
Il nome Donnafugata deriva dall’arabo “Ain-jafat” e significa “Fonte di salute” ma, dietro a questa verità, ci sta una leggenda. Infatti, sembra che il nome del castello derivi dalla losca storia di una donna prigioniera che riuscì a scappare.
La donna in questione dovrebbe essere la regina Bianca di Navarra, rinchiusa dal perfido conte Bernardo Cabrera, signore della Contea di Modica. Questa riuscì, con varie peripezie, a fuggire dal palazzo attraverso le gallerie che conducevano al feudo circondante.
Da questo racconto si trarrebbe il nome dialettale del luogo “Ronnafugata“, appunto “donna fuggita“.
Le leggende sul Castello si intersecano con le gesta del suddetto Conte Cabrera. Abile stratega, scaltro, crudele, potente come nessun altro sull’isola, era temuto persino dai sovrani di Palermo che non fecero nulla per ridimensionare il suo potere.
Tanto influente quanto pericoloso, il suo nome divenne leggenda ed oggetto di una serie di storie popolari.
Una di queste, raccontava che nascondesse un tesoro in una capra tutta d’oro che, dopo un complicato incantesimo, vagava nella tenuta del Castello.
Leggende o verità? Che ci importa … queste sono storie fantastiche da raccontare tra il profumo di zagara e il sapore del mare, tra realtà e magia!