Insieme alla pizza, la Pasta è indubbiamente uno dei simboli principali dell’alimentazione italiana ed ogni giorno è presente su tutte le tavole del Bel Paese.
Ma qual è la storia di questo alimento? Proviene dalla Cina, come si è pensato per tanto tempo, oppure ha compiuto un altro percorso?
Secondo alcuni studi, la prima forma di Pasta si ebbe al tempo di Etruschi, Greci e Romani che mangiavano una sorta di lasagna detta “lagana”.
Ma la Pasta secca, quella che conosciamo e che mangiamo ogni giorno, sembra che sia nata in Sicilia, precisamente a Trabia in provincia di Palermo.
Questa notizia proviene dal geografo arabo Edrisi che nel 1154 scrive di un alimento fatto “di farina in forma di fili” chiamato “triyah”, dall’arabo “itrija”, una specie di spaghetto bucato.
Proprio a Palermo, infatti, ci sono ancora i “vermiceddi di tria”, piatto tipico e tramandato da generazioni.
Sempre Edrisi diceva che da “At Tarbiah” (Trabia) c’era una pianura dove si produceva questa Pasta che veniva spedita, tramite navi, in Calabria e in altri paesi sia musulmani che cristiani.
In particolare, la rotta principale era quella verso Genova e gli abilissimi commercianti genovesi la diffusero in tutto il Nord Italia.
Ma fu nel Seicento che la Pasta ebbe la sua consacrazione, infatti, divenne il cibo basilare del Regno di Napoli. Proprio a Napoli si cominciò a produrre la Pasta essiccata in grande quantità. Nacquero i primi stabilimenti a Gragnano e Torre Annunziata e, proprio per questo, i napoletani a partire dal XVIII secolo vennero chiamati “mangiamaccheroni”.
Nel Settecento infine, dopo la grande diffusione in tutta la penisola, si ebbe il passaggio a “simbolo” della cucina italiana e, oggi, la Pasta rappresenta la regina della dieta mediterranea accompagnata dall’immancabile pomodoro o con altri mille condimenti.
Ed anche la pasta, a quanto sembra, è l’ennesima ricchezza lasciata al mondo da parte della Sicilia e dei siciliani !