La Sicilia è una terra molto legata alle tradizioni religiose e, soprattutto la Pasqua, è una festa particolarmente sentita in tutta l’isola.
Assieme alle classifiche manifestazioni cristiane, ve ne sono altre caratterizzate da un mix di fede e folclore che, spesso, colpiscono tutti coloro che non ne conosce il vero significato.
Vediamo assieme quali, a nostro parere, sono le 5 feste pasquali più “particolari” della Sicilia.
Lu ballu di li diavuli a Prizzi (PA)
Sicuramente caratteristico è il tradizionale “Ballo dei diavoli” che si tiene a Prizzi per la domenica di Pasqua. La morte (vestita di giallo e con una maschera di cuoio) e i diavoli (vestiti di rosso con maschere con grossi denti e una lunga lingua) vanno in giro per le vie del centro per impedire l’incontro tra la statua dell’Addolorata e quella di Gesù Cristo creando una sorta di ballo che vedrà comunque, alla fine, la vittoria del Bene sul Male e l’incontro del Signore con la Madre di Dio
La Diavolata e l’Angelicata ad Adrano (CT)
La mattina di Pasqua, su un palco allestito nella piazza principale della cittadina etnea, va in scena la lotta tra 5 diavoli vestiti di rosso, la Morte, Lucifero ed un Angelo interpretato da un bambino. La lotta ha termine quando l’Angelo costringe tutti gli altri a gridare “Viva Maria” sancendo la supremazia e la vittoria del Bene sul male.
La Festa dei Giudei a San Fratello (ME)
A San Fratello, comune dei Nebrodi, dal mercoledì al venerdì Santo va in scena una festa che mescola sacro e profano, chiamata “Festa dei Giudei”. Alcuni uomini del paese, col volto coperto da maschere rosse e con abiti vistosi e colorati, corrono lungo le vie del paese, urlano, suonano trombe, disturbano la gente e, metaforicamente, interpretano gli uccisori di Cristo, coloro che sono in errore. Questa è una esperienza molto folkloristica che non lascia di certo indifferenti e che si placa solo al passaggio della processione del Cristo in Croce vincitore del peccato degli uomini e trionfatore dell’universo.
Festa di li Schetti a Terrasini (PA)
È un avvenimento assolutamente “non religioso” che si svolge tra il sabato santo e la domenica di Pasqua e rappresenta una prova di destrezza con la quale un giovane schettu (scapolo) dimostra la sua abilità e la propria forza fisica in modo da impressionare la ragazza che gli piace. Per ottenere ciò, u’ schettu dovrà sollevare un albero di arancio del peso di circa 50 Kg e, mantenendolo alzato e in equilibrio con una sola mano, lo farà roteare più tempo possibile dimostrando la sua forza e, quindi, la sua virilità.
Comunque la vogliate vivere e qualunque sia il vostro credo, vi auguriamo una Pasqua di rinascita ad una vita migliore.