Dal 3 al 6 febbraio, si svolge a Catania la Festa di Sant’Agata che è la terza festa religiosa più importante al mondo per numero di partecipanti. Si posiziona dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Guzco in Perù.
In questi giorni di festeggiamento della Santa Patrona, giungono a Catania circa un milione di persone fra devoti, turisti e curiosi. Gli intervenuti sono provenienti da tutto il mondo: si tratta di una grande festa, misto di fede e folklore.
I devoti di Sant’Agata, a Catania, si riconoscono perché indossano nei giorni dei festeggiamenti camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera. Altri elementi caratteristici della festa sono il fercolo d’argento (con i resti della Santa) posto su un carro, o Vara, anche questo in argento. Legati al veicolo, ci sono due cordoni di oltre 100 metri a cui si aggrappano centinaia di Devoti che fino al 6 febbraio tirano il carro.
La Vara viene portata in processione insieme a dodici candelore (o cannalori) appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla di fedeli che agitano fazzoletti bianchi invocando con forti grida: “Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti”
Di seguito, vi riportiamo le tappe fisse del programma della Festa di Sant’Agata a Catania che si ripetono ogni anno con estrema precisione:
- Il 2 febbraio (per la festa della Candelora) vengono benedette le candele. Il 3 febbraio, invece, si comincia con la Processione che si conclude la sera in Piazza Duomo con il caratteristico e molto atteso spettacolo pirotecnico (a sira o tri!).
- La festa religiosa inizia la mattina del 4 febbraio con la Messa dell’Aurora. Il busto reliquiario di Sant’Agata viene portato fuori dalla stanza che lo ha custodito e verrà “donato” ai devoti che lo porteranno in processione.
- Nella mattina del 5 febbraio, presso la Basilica Cattedrale, ha luogo la Messa del Pontificale presieduta dalle più alte cariche religiose. Durante tutta la giornata, il busto reliquiario di Sant’Agata rimane esposto presso la Cattedrale e, nel pomeriggio, affidato ai devoti per un’ultima processione che si concluderà la mattinata del 6 febbraio.
Quello che colpisce maggiormente della Festa di Sant’Agata è l’enorme affetto dei devoti per la Santa. E’ palese che vi sia un rapporto di vero amore incondizionato ma, soprattutto, un affidarsi totalmente alla Patrona che smuove anche i cuori più scettici.
E allora, qualunque sia il vostro credo, non si può che farsi trascinare da questa onda umana. Un’invocazione costante del nome della giovane martire, regina della città, che protegga ancora una volta la sua Catania.
Evviva Sant’Agata!